Idrocoltura: coltivare piante in acqua e senza terra, i segreti per non sbagliare

Coltivare oggi giorno non è più un segreto per nessuno. Disponendo delle notizie che si trovano sul web, anche i più restii hanno la capacità di capire e individuare tutti i sistemi da seguire e da mettere in pratica per far fruttare la produzione della terra e tutto quello che gira intorno al mondo della coltivazione.

Una novità sotto diversi punti di vita è quella inerente al mondo dell’idrocoltura, una branca innovativa, che punta proprio su tutto quello che può tornarci utile attingendo dalla conoscenza intanto del mondo agricolo e facendo fruttare quanto meglio è possibile tutto quello che abbiamo di maggiore interesse: si tratta dell’idrocoltura.

Se hai sognato una casa con un giardino che sia sempre verde e dove poter piantare anche qualche ortaggio qua e là per avere prodotti che siano sani e nutrienti, fatti sapientemente dalle tue mani attingendo dalle conoscenze maturate nel tempo e da qualche segreto scoperto in giro, sei nel posto giusto per scoprire come usare questa nuova tecnica.

L’idrocoltura: un’idea vantaggiosa

Anche se sei una frana patentata con la coltivazione e il pollice verde non è proprio quello che puoi definire un tuo requisito principale, con l’idrocoltura non devi più porti alcun limite, perché puoi davvero fare la differenza e cominciare a testare tante cose che alla fine non sono nemmeno così scontate.

Si tratta di un sistema di coltivazione, nel quale tu metti le piante a crescere all’interno dell’acqua, senza ricorrere alla terra, ma con la stessa quantità di nutrienti essenziali e indispensabili perché la produzione sia comunque importante e nutriente. E’ un metodo che va ovviamente seguito costantemente, ma che sta dando notevoli risultati.

Il vantaggio è che avresti così un maggiore controllo su ciò che fa la pianta, la quale comunque riceverebbe in ogni caso tutto quello che le serve per crescere e nutrirsi adeguatamente, e riducendo in questo senso anche il rischio di incorrere nella presentazione di parassiti e di muffe, che sono sempre alla portata di pianta.

Ma non vale per tutte le piante

E se da un lato ci sono solo vantaggi, c’è anche da considerare che non è una cosa che è utile e vantaggiosa per tutte le piante. C’è da considerare che spesso le piante non sono sempre affamate di acqua, anzi alcune proprio la detestano e se ne servono solo se strettamente necessaria.

Per questo, è molto importante conoscere le piante con cui si ha a che fare, stimolando solo quelle che davvero possono stare bene dentro l’acqua. E tra queste senza dubbio troviamo piante come le erbe aromatiche, o almeno quelle che amano l’acqua, come il basilico e la menta. Insomma, quelle con le foglie sempre riccamente verdi.

Tra le piante decorative invece troviamo inclini a questo tipo di coltivazione dentro l’acqua soprattutto le orchidee ma in semi-idroponica, e poi anche la dracaena, la pianta ragno e ancora il pothos. Sono tutte piante queste che amano ricevere sempre tanta acqua e sicuramente gradiranno questo sistema innovativo di coltivazione.

Errori comuni

Con questo sistema di coltivazione, sicuramente risolvi la questione legata all’irrigazione. Ma non significa che non devi controllare quello che accada nel frattempo alla pianta. Anzi, diventa ancora più importante il tuo diretto controllo e aiuto, perché in questo modo sai come gestire la pianta nella sua completezza e arricchimento di dettagli.

Per cui, una cosa che non devi mai fare ma che è comunque molto frequente è lasciare le radici completamente sommerse. Le radici vogliono respirare e non sempre hanno necessità di assorbire tanta acqua per distribuirla all’intera pianta. Ancora più importante è comunque provare a installare un serbatoio di acqua con un rubinetto per dare l’acqua quando necessario.

Ma attenzione al calcare: serve anche che quindi il sistema di irrigazione sia pensato con lo scopo di migliorare, non di danneggiare; quindi, se riesci, fai anche in modo di fare arrivare sempre acqua pulita e senza calcare, magari con un sistema di filtraggio utile allo scopo. Inoltre, osserva sempre le piante che metti dentro l’idrocoltura.

Passaggio dall’acqua alla terra: si può!

Quella della idrocoltura, può essere comunque pensata come una fase preparatoria per la pianta, per preservarla ad esempio dall’inverno e quindi disporre le piante sommerse dentro una serra, per poi porle in terra quando le temperature esterne lo permettono. In questo caso è necessario valutare ogni aspetto, anche quello del travaso.

Infatti, la pianta va estratta delicatamente dall’acqua, vanno sistemate le radici e scelta anche la terra giusta che abbia pH favorevole e sia ben drenante e soffice. A quel punto basterà interrare e idratare costantemente affinché le radici che non sono abituate, attecchiscano e diano un promettente raccolto in un periodo di tempo favorevole.

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