Diffusi da svariati secoli e diversificati in ogni forma di nazione i mandarini sono tra gli agrumi più apprezzati e diffusi nell’alimentazione globale, da tempo fanno parte della tradizionale dieta di milioni di persone, ed è molto comune in quasi ogni realtà di paesi che godono di un clima abbastanza temperato e quindi favorevole.
Integrati anche nella nutrizione, e come elementi tendenzialmente positivi in vari regimi alimentari i mandarini sono spesso preferiti rispetto alle arance o limoni in quanto più piccoli e pratici da mangiare, non essendo necessario fare ricorso a strumenti per arrivare alla polpa (bastano le mani). Molti elementi che contengono sono utili per la salute.
Ugualmente alla storia di altri agrumi anche quella dei mandarini è piuttosto definita, ma non sarebbe giusto considerarli come delle “mini arance” in quanto per capacità e proprietà nutrizionali, soprattutto se consumati ogni giorno quindi con regolarità, possono offrire vari vantaggi oltre a qualche controindicazione, naturalmente parlando. Quali sono ?
Mandarino: da dove arriva?
Il mandarino è uno degli agrumi disponibili al mondo tra le varietà più diffuse, non esiste una sola forma di mandarino (cosa che è condivisibile anche per gli altri alberi ed arbusti che fanno parte della famiglia delle Rutacee) ma tante sotto categorie , ottenute con delle selezioni particolari, nel corso della storia. La storia del mandarino inizia sicuramente in Cina.
Nel corso dei secoli è stato costantemente portato a raggiungere la forma come ogni agrume che è il risultato di incroci ed ibridi vari, costitutendo quello che è effettivamente ovvero un tipo di pianta spesso preferita anche durante la coltivazione perchè molto fertile ed in grado di generare varie centinaia di frutti per singolo albero ogni anno.
Il mandarino si distingue dagli altri agrumi per una polpa succosa, dalle foglie molto profumate e dalla grande appetibilità, da questi frutti si sviluppano tanti prodotti, come succhi e marmellate ma anche elementi che fanno parte del contesto erboristico, oltre ad un apprezzato olio essenziale, particolarmente adatto a varie condizioni di salute.
Contenuto
Cosa c’è nei mandarini? Il contenuto è interessante perchè configura una ottima quantità di acqua, un considerevole apporto di carboidrati naturali, ma anche una buona concentrazione di vitamine, zuccheri solubili della frutta, oltre a vari sali minerali come potassio, calcio e fosforo oltre alla famosa vitamina C, quasi immancabile in ogni agrume.
Le calorie sono abbastanza risicate, non trascurabili ma neanche così sostanziose in termini di quantità è un frutto praticamente considerabile ipocalorico, le quantità di fibre sono piuttosto interessanti ma non paragonabili per quantità a quelle di altri frutti. Si può configurare il mandarino come un frutto abbastanza equilibrato nei suoi nutrienti.
E’ utile per migliorare la circolazione del sangue grazie alle fibre ed ai vari antoissidanti, e la vitamina C contribuisce a migliorare il metabolismo e fortificare il nostro stato di sistema immunitario. La buona capacità saziante permette una buona forma di elemento in grado di far dimagrire in maniera indiretta ed è anche un frutto utile per stimolare la diuresi.
Due al giorno: fanno bene o male?
Non esistono veri e propri difetti o controindicazioni legate al comsumo di mandarino, neanche da parte dei diabetici, anche se molti sono ancora oggi convinti del contrario: l’apporto di zuccheri è apparentemente elevato nel contesto della frutta ma si tratta di elementi molto facilmente gestibili in una dieta normalmente equilibrata.
2 mandarini al giorno non impattano assolutamente sulla salute del nostro corpo, anzi tendono a sviluppare al meglio i vari aspetti positivi che abbiamo elencato. Sono mediamente meno sazianti rispetto ad altri agrumi ma per questo è più facile mangiarli anche uno dopo l’altro. Il meglio viene ottenuto consumandoli non subito dopo i pasti ma tra un pasto e l’altro.
Vanno evitati solo in coabitazione di alcuni farmaci che influenzano il cuore e la circolazione, in quanto il succo e la polpa sviluppa un effetto che limita o accellera molto questi farmaci, in particolari quelli con le statine, comuni in parecchi farmaci. Nonostante ciò è necessario un apporto molto superiore a 2 al giorno per essere in grado di sviluppare effetti del genere. Conviene chiedere consulenza al proprio medico in ogni caso.
Mandarini o clementine?
Spesso scambiati perchè sia all’esterno sia all’interno questi due frutti sono praticamente sovrapponibili per stagionalità, anche se spesso le clementine sono favorite perchè rispetto ai mandarini non presentano quasi mai il tradizionale seme, ed hanno un sapore leggermente più dolce, anche se molto dipende dalla maturazione del frutto in questione.
Sono elementi molto simili, la clementina può essere considerata di stagione già dall afine dell’autunno, fino alla fine dell’inverno e inizio primavera, mentre i mandarini sono molto comuni e spesso costano un po’ di meno, in particolare durante l’inverno (la crescita degli agrumi di questo tipo è accellerata durante l’estate e la raccolta avviene subito dopo).